A partire dalla stagione invernale 2025/2026, indossare il casco da sci diventerà obbligatorio per tutti, anche per i maggiorenni.
Una novità importante che segna un passo avanti nella sicurezza sulle piste da sci e che punta a ridurre in modo significativo il numero di incidenti e traumi cranici durante la pratica di sci e snowboard.
Dalla legge per i minorenni all’estensione a tutti gli sciatori
L’obbligo di indossare il casco non è del tutto nuovo: era già previsto dal decreto legislativo del 29 febbraio 2021, che imponeva l’uso del casco solo ai minorenni.
Ora, con il nuovo Decreto Sport (DL 96/2025) e i relativi emendamenti approvati dalla Commissione Cultura della Camera, la norma viene estesa a tutti gli sciatori e snowboarder, senza distinzione di età.
Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 giugno 2025, introduce una serie di aggiornamenti normativi legati ai grandi eventi sportivi in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e dell’America’s Cup di Napoli 2026, ma include anche provvedimenti mirati al miglioramento della sicurezza negli impianti sciistici.
Sicurezza prima di tutto: perché il casco è fondamentale
Secondo gli studi condotti nei Paesi dove l’obbligo è già in vigore, l’uso del casco ha contribuito a ridurre fino al 30% le lesioni craniche causate da cadute o collisioni sulle piste.
Il casco, infatti, rappresenta una protezione efficace contro traumi potenzialmente gravi, proteggendo il cranio da urti violenti e impatti accidentali.
La decisione di rendere obbligatorio l’uso del casco nasce proprio dall’analisi dei dati sugli incidenti: le lesioni alla testa restano tra le più frequenti e pericolose in montagna, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza.
Le nuove regole per le piste da sci
Oltre all’obbligo del casco, il nuovo decreto introduce anche ulteriori precisazioni riguardo la classificazione e l’omologazione delle piste:
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vengono definiti i limiti minimi di larghezza, che non possono essere inferiori ai 15 metri (fanno eccezione solo piste di raccordo e collegamento come gli skiweg);
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vengono aggiornate le regole sulla segnaletica e sulla pendenza massima consentita;
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viene chiarito l’uso delle piste omologate FISI e FIS anche per gli allenamenti, con regole precise per le discipline tecniche e veloci.
Anche la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) ha ribadito che la sicurezza rimane una priorità assoluta, rendendo obbligatorio l’uso di piste omologate persino per le sessioni di allenamento.
Multe e sanzioni per chi non rispetta l’obbligo
Come per ogni norma di sicurezza, sono previste sanzioni per chi non rispetta l’obbligo di indossare il casco.
I trasgressori potranno ricevere multe e, nei casi di recidiva, anche il ritiro temporaneo dello skipass.
L’obiettivo non è tanto punitivo quanto educativo e preventivo: l’intento del legislatore è promuovere una cultura della sicurezza condivisa, in cui ogni sciatore si senta responsabile non solo di sé, ma anche degli altri.